Nessun segreto: negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ingente aumento dell’uso del termine millennials su giornali, blog e social network. Si fa molte volte confusione sulla terminologia riguardante le generazioni, complice una poca informazione o una valutazione superficiale.
I veri millennials vengono spesso confusi con la così detta Generazione Z, ma devono essere considerati come due fasce distinte. Per “millennials” si intende la generazione nata, approssimativamente, fra il 1980 e la prima metà degli anni ’90, che è cresciuta con l’avvento di internet e ne ha fatto esperienza in maniera naturale, seguendone l’evoluzione imparando ad utilizzare i linguaggi e i media digitali nel quotidiano.
Invece, la Generazione Z comprende tutti quei giovani nati dopo la metà degli anni ’90 fino ai primi duemila, che hanno quindi fatto esperienza da veri nativi digitali.
Come attrarre e coinvolgere questo target di giovanissimi? La questione rappresenta tema di discussione del momento, con esperti di marketing e comunicazione che si confrontano e spendono risorse per capire come aumentare l’engagement di questo target molto esigente. Senza dubbi, la questione ruota intono al digitale e all’esperienza, e quindi vede necessariamente coinvolte tutte le realtà che hanno deciso di investire nelle nuove tecnologie.
Vediamo quali sono gli aspetti più importanti che un brand deve conoscere per poterli attrarre, fidelizzare e generare engagement tra di loro.
➡️ Esperienza
L’unicità dell’esperienza offerta è uno dei primi fattori sui quali si sofferma l’attenzione e il senso critico di questa generazione. Non è solo la sostanza del prodotto o la sua funzione ad essere giudicata, ma anche tutto ciò che può essere apprezzato da un punto di vista estetico, narrativo, valoriale, sociale o che può essere condiviso.
I giovanissimi vogliono poter condividere le esperienze che fanno, fortemente radicate nel quotidiano, e far vedere che partecipano ad attività interessanti e qualitativamente rilevanti.
Prendiamo come esempio la condivisione di una foto durante un brunch: un bistrot trae un enorme vantaggio dall’avere tavoli particolari, piatti e bicchieri originali e un impiattamento unico.
Perché? Tutti questi elementi sono instagrammabili, facilmente condivisibili: attirano giovani che vogliono esattamente quell’esperienza, per poterla condividere con la propria rete di amici e followers. Queste persone a loro volta sentiranno il bisogno di essere parte di una community, facendo anche loro la stessa esperienza nello stesso bistrot.
➡️ Storytelling
Il racconto del prodotto o la storia narrata attraverso di esso è un altro elemento che seduce il pubblico della Generazione Z. Il concetto di acquisto e di consumo diviene quindi più ampio: si estende al contenuto simbolico e percettivo che il brand rappresenta ed evoca.
Se la tua azienda vuole entrare in contatto con questo target, deve essere in grado di raccontare delle storie, adottando come codice comunicativo uno storytelling efficace. Per individuare il tuo tono di voce, dovrai cercare nella storia dell’azienda, nel mondo che vuole rappresentare e nei valori che più la contraddistinguono.
➡️ Velocità
La velocità delle interazioni è una delle chiavi del successo del digitale ed è anche uno dei requisiti più apprezzati dai giovanissimi. L’immediatezza diviene parametro cruciale per distinguersi dalla concorrenza, dato che non sono più la qualità del prodotto o il suo prezzo a fare da discrimine ma il soddisfare un’esperienza d’acquisto omnicanale e soddisfacente, legata al desiderio del qui ed ora.
Prendiamo come esempio gli E-commerce come Amazon: il colosso della vendita online ha fatto della velocità di fruizione e di acquisto la sua formula per il successo divenendo a tutti gli effetti il punto vendita di fiducia del target Generazione Z.
➡️ Interazione e partecipazione
Una delle regole che ogni brand deve essere pronto ad accettare quando si approccia al digitale è l’interazione. Essere presenti nel web vuol dire interagire e partecipare alle conversazioni riguardanti la propria azienda, coinvolgere il pubblico e favorire lo sviluppo di una community legata al brand, network che finisce per trasformarsi nel migliore ambasciatore del marchio stesso. La Generazione Z vuole sentirsi parte di qualcosa di più grande, vuole potersi costruire la propria rete di persone simili a loro.
Un esempio lampante è il social network Musical.ly: la piattaforma deve il suo successo alla community che le si è creata intorno, fatta di ragazzi che condividono la passione per la musica e per la crazione di video.
Attraverso l’app, gli utenti possono creare video, scegliere le tracce sonore di sottofondo e utilizzare diverse opzioni di velocità (time-lapse, rallenty, normale, veloce ed epico) e aggiungere filtri ed effetti. L’ applicazione consente inoltre agli utenti di scoprire i “muser” (vere e proprie star), contenuti, canzoni popolari e hashtag.
Questo tipo di interazione favorisce la creazione di una community attiva e coinvolta.
➡️ Personalizzazione
La possibilità di avere un prodotto o un servizio personalizzato è la motivazione che riesce molto spesso a trasformare l’oggetto in qualcosa di insostituibile. La formula della personalizzazione risponde ad una forte domanda di originalità e unicità da parte della Generazione G. Questo target ha un continuo bisogno di nutrire la propria attitudine all’esplorazione, è disposto a sperimentare il nuovo e apprezza la possibilità di intervenire per avere qualcosa di inedito e costruito in base alle sue esigenze. Il prodotto o servizio personalizzato è percepito come innovativo rispetto a uno con qualità standardizzata.
Non dimentichiamo che i ragazzi e le ragazze della Generazione Z sono esperti del personal branding: sono alla ricerca di prodotti unici per aumentare la qualità delle interazioni con i propri amici e followers.
➡️ Omnicanalità
Se vuoi prepararti a conquistare i giovanissimi, prepara la tua azienda a pensare e organizzarsi in maniera fluida, adottando una strategia omnicanale. Questo significa non considerare più il punto vendita, il sito web, i social come luoghi distinti ma come uno spazio con soluzione di continuità, entro il quale l’azienda e il cliente si muovono e dialogano senza ostacoli e con coerenza.
Basti pensare che buona parte di coloro che si trovano in un negozio spesso consultano recensioni da mobile per verificare il prezzo oppure la qualità del servizio o del prodotto offerto. Il tuo brand può sfruttare queste azioni trasformandole in effetti che favoriscono l’acquisto dei prodotti.
Ricapitolando: esperienza, storytelling, velocità, interazione e partecipazione, omnicanalità e personalizzazione: sei idee per rendere efficace la strategia del tuo brand targetizzato ai giovanissimi!
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